martedì 25 novembre 2008

COTECHINO IN GALERA

Ingredienti: 1 cotechino precotto, 1 fetta di manzo ben battuta di 800 gr circa, 1 cipolla, 1 carota, 1 sedano, 1 chiodo di garofano, 25 cl di olio, 25 cl di vino rosso fermo, 5 gr di aceto balsamico tradizionale di Reggio Emilia invecchiato di 12 anni.

Cuocete il cotechino in abbondante acqua e quando sarà cotto, scolatelo, fatelo intiepidire e pelatelo. Spianate ulteriormente se necessario la fetta di manzo, salatela moderatamente, poneteci il cotechino e arrotolate bene legando il tutto con uno spago. Nel frattempo (mentre il cotechino lessava) avrete preparato il battuto di odori, rosolando in olio ben caldo unendo poi in cottura il salame ottenuto con cotechino e fetta di manzo. Cuocete bene la carne rigirandola spesso, unite poi il vino rosso e un bicchiere di acqua calda e un dado da brodo e infine il chiodo di garofano. Coprite con coperchio e continuate la cottura che durerà circa tre ore. Togliete il cotechino ubriaco dal suo sugo, tagliatelo a fette non troppo sottili e servitelo bagnato dalla salsa che avrete passato e addizionato a fuoco spento dell'aceto balsamico.
fonte: www.emiliaromagnaturismo.it

lunedì 24 novembre 2008

ZABAGLIONE


Ingredienti per 4 portate: 4 tuorli, 4 cucchiai di zucchero, 6 cucchiai di vino bianco o marsala.

Mettete in una casseruola con il manico tutti gli ingredienti. Mettetela poi in un altra pentola più grande contenente dell'acqua calda, portate il tutto sul fuoco e con l'aiuto di un frullino montate lo zabaglione fino a quando sarà diventato soffice, gonfio e leggero stando attenti a non farlo bollire. Servite subito Alcuni amano aggiungere un biscotto tritato o un amaretto perché nei bujon l’elemento base era il pane raffermo.

Si tratta di un preparato energetico e nutriente inventato casualmente a Scandiano (Reggio Emilia). Il nome Zabaglione è di estrazione francese e deriva da “buillon”, un termine ereditato dai Francesi durante le occupazioni militari. Nel 1560 a Scandiano, stremate, si accamparono le truppe comandate da un certo “Giovanni da Buglione”, che una sera ordinò ai soldati di cercare un po’ di cibo nelle campagne limitrofe. I tempi però erano davvero bui, c’era poco da razziare fra la povera gente ed i soldati poterono raccogliere solo uova, farina e vino bianco. Il comandate fece mettere tutti gli ingredienti in un pentolone e li mescolò sul fuoco: ne uscì un brodo caldo e denso che piacque enormemente e cancellò la grande stanchezza. Quella sera era nato il “brodo di Giovanni” ed i soldati ripetereno la raccolta le sere seguenti dicendo ai contadini di Scandiano che gli ingredienti servivano per fare la “buillon de Jan”, presto il nome traslò in “Janbujon” fino ad arrivare a “Zabaglione”, derivazione italiana dall’antica invenzione scandianese.
fonte: www.emiliaromagnaturismo.it

RISO E VARTIS

Ingredienti per 4 persone: 350 g di riso, 500 g di vartis, meglio se tagliato alla lunghezza di 5 cm, mezzo bicchiere di vino bianco secco, 4 cucchiai di grana padano (o parmigiano reggiano) grattugiato, cipolla, burro, brodo q.b.


Lavate e scottate per 5 minuti i “vartis” in acqua leggermente salata e poi strizzateli. Tritateli grossolanamente e passateli al burro per qualche minuto. Rosolate la cipolla nel burro, quindi aggiungete il riso e fatelo tostare per un circa minuto. Togliete la cipolla e aggiungete una parte dei vartis. Cuocete allora il riso con il brodo che aggiungerete poco alla volta. A metà cottura, aggiungete il mezzo bicchiere di vino bianco e, una volta evaporato, il resto dei vartis. Finita la cottura, spegnete il fuoco e mantecate con burro e formaggio grattugiato. Lasciate riposare qualche istante e servite.

Il vartis o luppolo selvatico (Humulus lupulus) è una pianta spontanea che cresce sulle siepi e nei campi delle nostre campagne. È ottima anche per preparare frittate.
Fonte: www.emiliaromagnaturismo.it

giovedì 20 novembre 2008

LUMACHE ALLA BOBBIESE

Ingredienti per 4 persone: 80 lumache, mezzo kg. di carote, mezzo kg. di sedano, mezzo kg. di porri, 30 gr. di cipolla, 3 cucchiai d’olio, 1 etto di burro, 1 bicchiere di vino bianco secco, 1 cucchiaino di concentrato di pomodoro, sale.

La tradizione vuole che le lumache in umido siano il piatto tipico dei bobbiesi (abitanti della città di Bobbio) per la vigilia di Natale.

Occorre pulire bene le lumache dalla terra lavandole con acqua fredda dopo di che vanno uccise immergendole in acqua bollente. Vanno sgusciate e vanno pulite togliendo l’intestino e una cosa dura che hanno in bocca, che serve per mangiare erba e insalata.
Una volta pulite vanno lavate diverse volte con acqua e aceto e sgassate con farina di mais sfregandole fra loro, poi si fanno asciugare. Si prende una bella casseruola si aggiunge l’olio, il burro, la cipolla tritata e le lumache e si fa rosolare il tutto insieme al bicchiere di vino bianco.
La cipolla non deve friggere troppo e appena imbiondisce si aggiunge l’acqua e il cucchiaino di salsa di pomodoro e si fa cuocere a fuoco lento per due – tre ore, aggiungendo acqua calda se occorre.
Infine si aggiungono le verdure tagliate a tocchetti, il sale e si fanno cuocere fino a quando le lumache son cotte. La ricetta può essere personalizzata per esempio tritando le verdure in maniera fine oppure prepare le lumache il giorno prima della vigilia e poi farle solo riscaldare, così facendo le verdure assorbono in pieno i sapori.
Vanno servite ben calde e accompagnate da pane fatto in casa e da un buon bicchiere di vino rosso.
fonte: www.stradadeicollipiacentini.it

RAGU' ALLA BOLOGNESE


Ingredienti per 4 persone: 300 g di polpa di manzo (la cartella che è la parte che divide i polmoni dalle costole), 100 g di pancetta di maiale dolce, mezzo bicchiere di vino rosso (sangiovese secco), un bicchiere di brodo di carne, 5 cucchiai di salsa di pomodoro (triplo o doppio concentrato), 1 cipolla, 1 carota ed 1 costa di sedano, (50 g l'uno, tritati).

Far soffriggere il trito di pancetta e verdure; aggiungere poi la carne di manzo tritata e, dopo una abbondante rosolatura, versare mezzo bicchiere di vino rosso (sangiovese)secco. Ad evaporazione del vino terminata aggiungere la salsa di pomodoro, sale e pepe a piacere, un bicchiere di brodo di carne e continuare la cottura a fuoco basso per un paio d'ore.

Variante moderna: sostituire cartella e pancetta, con carne di manzo più magra e di maiale (ad esempio salsiccia fresca), soffrigendo in due cucchiai di olio extravergine di oliva.

Nell'ottobre del 1982 la delegazione di Bologna dell'Accademia Italiana della Cucina ha depositato presso la Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Bologna la ricetta ufficiale del ragù bolognese, allo scopo di garantire la continuità ed il rispetto della tradizione gastronomica bolognese in Italia e nel mondo.
fonte: http://it.wikibooks.org

mercoledì 12 novembre 2008

STRACOTTO DI MANZO

Ingredienti: 800 gr. di carne di manzo (pancia); 30 gr. di burro; 30 gr. di olio extra vergine di oliva; 60 gr. di prosciutto di Modena (solo il grasso); 1 bicchiere di vino rosso secco; 1 costa di sedano; 2 cipolle; 2 carote; 4 spicchi di aglio;
1 cm. di corteccia di cannella; 4 chiodi di garofano; sale e pepe quanto basta



Fate macerare la carne durante la notte con il vino, la metà delle verdure tagliate a piccoli pezzi, la cannella e i chiodi di garofano. In un tegame, con il burro, l’olio e il prosciutto, fate rosolare l’altra metà della verdura accuratamente sminuzzata e quando è imbiondita toglietela dal fuoco e mettetela da parte. Togliete la carne dalla marinatura senza gettare il liquido, legatela bene con uno spago da cucina affinché resti in forma e fatela rosolare nel soffritto a fuoco forte per circa 30 minuti. Per ottenere una doratura uniforme girate spesso il blocco di carne. Abbassate il fuoco, unite la salsa già ottenuta e messa da parte e metà del liquido di marinatura. Continuate la cottura, provvedendo a versare di quando in quando un po’ di brodo sulla carne per mantenerla morbida. In circa 6 ore di fuoco lento, lo stracotto è pronto. Servitelo ben caldo con un contorno di funghi secchi in umido, di purè di patate o di spinaci al burro.
Ci sono altre due versioni, una preparata con la carne equina, per la quale si consiglia di usare il geretto di cavallo, e l’altra con la carne di somaro.
Il procedimento per la cottura è lo stesso, soltanto un po’ più lungo per il somaro.

fonte: www.lambrusco.net

lunedì 10 novembre 2008

TRIPPA

Ingredienti per sei persone: 1 kg di trippa già cotta, un trito composto da 100g di lardo, mezza cipolla, 1 spicchio d'aglio, prezzemolo. 2 cucchiaiate d'olio, un poco di brodo, 2 tuorli d'uovo, sugo di carne, 1hg di Parmigiano-Reggiano grattugiato, pepe.


Riunire in un tegame il trito e l'olio, far imbiondire a calore moderato e gettarvi i pezzi di trippa, condire con sale e poco pepe appena macinato, fare insaporire mescolando e bagnando con qualche cucchiaiata di brodo.

Far prendere l'ebollizione, coprire il tegame e continuare la cottura a calore moderato per un'ora e più se necessario.
Ritirare la trippa dal fuoco cotta al punto giusto e mescolarvi i tuorli d'uovo diluiti col sugo di carne tiepido.

Cospargere la superficie con il Parmigiano-Reggiano grattugiato, rimettere il coperchio e tenere il tegame vicino al calore del fornello per evitare che i tuorli coagulino. Servire.
fonte: www.comune.fidenza.pr.it

martedì 4 novembre 2008

CERTOSINO DI BOLOGNA

Ingredienti: 400 g di farina, 300 g di miele, 200 g di frutta (cedro) candita, 200 grammi di mandorle spellate, 100 g di cioccolato fondente, 100 g di uvetta sultanina (ammorbidita in poco vino), 70 g di pinoli, 50g di burro, semi di anice, cannella, bicarbonato.

Dopo aver sciolto miele e burro in acqua calda si amalgamano tutti gli altri ingredienti e si sistemano in una tortiera imburrata, decorando la superficie con la frutta candita. Dopo cottura in forno per circa un ora il dolce è pronto. Una particolarità di questo dolce, come altri simili, è che può essere conservato anche per alcuni mesi.

Nel giugno del 2003 la delegazione di Bologna dell'Accademia Italiana della Cucina ha depositato presso la Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Bologna la ricetta ufficiale del Certosino di Bologna (o panspeziale), elaborata a seguito di ricerche storigrafiche e protetta con il marchio di qualità STG (Specialità Tradizionale Garantita).
fonte: "http://it.wikibooks.org/"